ventitreesima edizione

2) L'Annuario

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Progetto di riqualificazione

urbana e sviluppo sostenibile

 

pagine a cura di Carmelo Di Mauro

(in collaborazione con l'Ufficio P.R. editoriale)

Il sindaco Alfredo Pulvirenti

Il Civico consesso di Aci Sant’Antonio ha approvato la delibera di “localizzazione” degli interventi del Prusst che riguardano il territorio comunale.
I progetti inseriti nel Prusst, già sin dal ‘99, sono due: il primo, a carattere pubblico, già esecutivo, riguarda la riqualificazione urbana delle vie Vittorio Emanuele e Regina Margherita; il secondo, privato, riguarda il recupero e la ristrutturazione del Parco Casalotto e dei fabbricati, da utilizzare con scopi turistici, culturali e artistici, nonché la realizzazione di un Polo Commerciale, con annesso albergo, a ridosso della Autostrada, una struttura che consentirebbe, fra l’altro, l’occupazione a più di cento unità.
In questo caso, spiega il sindaco Alfredo Pulvirenti, l’intervento privato vuole, per larghe linee, che il Comune, approvi una variante al Prg vigente in modo da permettere la realizzazione del Polo commerciale per avere in cambio dal privato proprietario la cessione dell’area del Parco di Casalotto. I fabbricati del parco saranno oggetto di perequazione e successiva cessione.
“È comprensibile - dichiara il primo cittadino - quale grande opportunità si presenti al Comune di Aci Sant’Antonio nel poter acquisire l’area del Parco di Casalotto, attualmente proprietà privata e degradata, senza nessuna spesa ma solo approvando una variante al Prg che trasformerebbe un’area di circa due ettari da zona agricola a zona artigianale D1. È una grossa e forse unica possibilità che nessuna Amministrazione e Consiglio comunale - che ringrazio per l’estrema sensibilità dimostrata - può lasciarsi sfuggire, anzi occorre dare a tale opportunità massima priorità”.

La Chiesa Madre

IL PARCO DI CASALOTTO

La località Casalotto è di fatto il nucleo storico di fondazione di Aci Sant’Antonio che poi si sviluppò cinquecento metri più a nord ovest. Infatti, da indagini svolte in passato si presume che all’interno del parco esistano ruderi di un edificio del I sec. d.C., tracce di necropoli posteriore agli edifici risalenti al III-IV sec. d.C. Gli edifici che compongono il complesso Casalotto si presume siano stati realizzati nel XIX secolo e sono il palmento, la cantina, gli alloggi, la stalla-carrozzeria, mentre la cappella funeraria di famiglia si ritiene sia stata realizzata all’inizio di questo secolo in due tempi diversi.
Queste fabbriche furono realizzate per permettere la lavorazione dell’uva proveniente dalle proprietà dei principi di Casalotto e possono ritenersi oggi un singolare esempio di archeologia industriale.
Il palmento fu edificato per permettere la lavorazione dell’uva e pare sia stato dismesso negli anni ‘70, da allora a causa dell’incuria gli alloggi, la cappella di famiglia in stile neogotico, le piscine, il campo di tennis, la stalla-carrozzeria hanno subito un fortissimo degrado strutturale riducendosi a poco più che macerie.
La cappella di famiglia è localizzata lungo il lato più esterno del Parco in direzione sud-est ed è facilmente visibile dall’autostrada. Risulta ormai un punto di riferimento per il viandante.
Per la sua particolare forma neogotica, la cappella ha marcato il territorio pedemontano dell’Etna con una costruzione insolita, stante la singolare forma della torre campanaria che in questo caso ha preso il posto della classica abside delle nostre chiesette di campagna.
Di notevole interesse è il parco giardino che circonda i vari edifici che compongono il complesso di Casalotto, dopo un attento studio e rilievo delle specie vegetali unitamente ai manufatti architettonici presenti si può affermare che oggi esso può considerarsi un’area boschiva relativamente spontanea.
Tale parco è localizzato a sud di Aci Sant’Antonio sulla strada che porta a Valverde e da lì a Catania era una vasta area agricola della famiglia Bonaccorsi di Reburdone che secoli fa ottenne con la proprietà anche il titolo di Principi di Casalotto. Percorrendo il parco nei tratti dei viali e dei sentieri rimasti praticabili si può notare nella disposizione delle specie arboree una serie di particolari che fanno presumere un’ispirazione al modello inglese. Per le sue specifiche caratteristiche di monumento storico naturale è da considerare un grosso polmone verde a servizio degli abitanti delle contrade acesi.


COSA PREVEDE IL PROGETTO

Secondo il vigente Piano regolatore generale l’area è destinata a Parco Urbano. Durante la stesura del Progetto, considerata la vasta area da sottoporre a recupero ambientale e strutturale, si è ritenuto opportuno dividere la realizzazione dell’opera in due consistenti interventi: il primo riguarda le operazioni d’espropriazione per l’acquisizione al patrimonio pubblico e il recupero strutturale ed estetico delle fabbriche esistenti all’interno del parco; il secondo riguarda il recupero della specie arborea arbustiva presente nel giardino con la riorganizzazione e ridistribuzione dei vecchi percorsi ormai cancellati dal degrado e dalla natura, previa installazione degli impianti minimi necessari per la salvaguardia e la manutenzione quotidiana del parco e la ricostruzione di tutti gli ambienti scenografici quali la piscina, le fontane, il campo di tennis, la zona dedicata al riposo e alla lettura, le vasche d’acqua, le aiuole…
Si prevede la ricostruzione fedele degli edifici che ridistribuiti interamente con una logica più razionale e funzionale potranno essere adibiti ad attività culturali, ricreative e di svago.

Il Municipio

Nel progetto si prevede di ridistribuire la destinazione interna dei fabbricati adibiti ad alloggi e realizzare un blocco servizi come uffici e ristoro, ma soprattutto si prevede di procedere al recupero totale dei locali adibiti a cantina per realizzare sul lato a nord un soppalco praticabile da adibire a mostre permanenti mentre l’altra metà dell’edificio all’occasione può ospitare convegni, manifestazioni di vario tipo… L’immobile in ogni caso può essere definito locale per attività polifunzionali.
Si procederà al recupero totale della chiesetta, alla ricostruzione del gazebo, alla realizzazione di illuminazione, al ripristino delle fontane e delle vasche e dei relativi giochi d’acqua esistenti nel parco.
Il progetto, avviato dall’amministrazione Pulvirenti 1, grazie anche alla tenacia dell’assessore di quel periodo, ing. La Rosa, e giunto ad una fase conclusiva sotto l’attuale amministrazione Pulvirenti 2, è certamente ambizioso: il Parco di Casalotto sarà fra i più belli e “particolari” della Sicilia.
“I ritorni positivi in termini occupazionali ed economici oltre che ambientali - evidenzia il primo cittadino - sono già dimostrabili sulla carta”.

IL FUTURO E' OGGI

Sono numerose le associazioni giovanili di vario “taglio” presenti nel territorio santantonese. Per la maggior parte l’obiettivo è lo stesso: avvicinare i giovani a tematiche importanti per la loro crescita con un produttivo dialogo su alcuni fondamentali valori. Per l’Associazione Ars Comoediaque, ad esempio, “il teatro fa parte di un progetto o meglio, di un percorso - dice il presidente Giuseppe Caruso - che stimola i nostri ragazzi all’aggregazione”. In questo modo vengono valorizzati anche gli aspetti relazionali ed emozionali del processo formativo di ognuno dei ragazzi che fa parte della Compagnia. “Durante le prove - dice ancora Caruso - riesco ad affrontare con i ragazzi temi fondamentali, e insieme ci avviciniamo a valori come il rispetto per l’ambiente e per ogni persona, la ricchezza delle diverse culture, il valore della diversità, il dialogo, la fraternità in modo non paternalistico”. Anche lo sport gioca un ruolo fondamentale fra i giovani santantonesi. In estate le “Santantoniadi”, una sorta di olimpiadi locali, avvicinano centinaia e centinaia di ragazzi e ragazze del centro e delle frazioni. E la città si trasforma, si rianima. I centri giovanili retti da volontari ed assistenti sociali hanno lavorato intensamente in questi anni a favore di un “pianeta” spesso dimenticato dalle istituzioni. Hanno lavorato in stretta sinergia con le scuole e le parrocchie. E i risultati si vedono. Poche sono le evasioni verso altri lidi. E la delinquenza minorile è in visibile calo. In realtà pochi sono gli spazi che la cittadina offre a livello ricreativo, ma laddove non arrivano le “strutture” sopperiscono la fantasia e la buona volontà degli operatori. “Ovviamente c’è ancora molto da fare - dice saggiamente Francesco Finocchiaro, uno studente universitario che da anni opera all’interno di un’associazione cattolica -, c’è molto da migliorare… Il futuro c’è, s’intravede, ma deve ancora venire!".

 

IL TEATRO AMATORIALE

 

Momenti di spettacolo nel paese dei Casalotto

Il teatro nel paese dei Casalotto rappresenta un evento molto significativo ed importante perché, nella storia di Aci Sant’Antonio e dell’hinterland, lo spazio riservato alla cultura teatrale ha sempre rappresentato un forte momento di aggregazione sociale e di dialogo soprattutto fra i giovani. La straordinaria presenza di attori giovani e meno giovani, che nulla hanno da invidiare ai professionisti; l’interesse suscitato a livello generale; l’attenzione di un pubblico sempre più numeroso; la presenza sempre più qualificata delle istituzioni presenti nel territorio; la positiva accoglienza da parte del mondo della critica culturale; confortano e rafforzano le varie iniziative teatrali locali.
Occorre però continuare a migliorare la manifestazione per arrivare a realizzare un vero e proprio festival del teatro amatoriale: un appuntamento permanente di grande respiro dove le compagnie possono presentare in prima nazionale i propri lavori.
Così si può centrare l’obiettivo di creare un vero contenitore teatrale, sempre più vicino ad un laboratorio, utile per uno scambio sinergico di esperienza tra attori professionisti ed amatoriali, arricchendolo di approfondimenti seminariali all’interno della rassegna.

Momenti di spettacolo nel paese dei Casalotto

Fra le rassegne quella che maggiormente sta assumendo dimensioni davvero eclatanti è quella organizzata da “Ars Comoediaque” dedicata a Roberto Nastasi (nella foto) tra i fondatori del Gruppo, brillante promessa del Teatro Stabile di Catania, scomparso a soli 22 anni.
Il pubblico ha manifestato entusiasmo per le quattro proposte teatrali messe in scena quest’anno : “Se devi dire una bugia… dilla grossa”, commedia in due atti di Ray Cooney, a cura del gruppo teatro “Ars Comoediaque”; la traduzione in tre atti di Tony Aiello dell’Avaro di Molière messa in scena dalla compagnia “Le tre fontane” di Presa; “Cameriera cercasi”, commedia in due atti presentata dalla Caf di Acicatena.

Momenti di spettacolo nel paese dei Casalotto

Di grande impatto si è rivelato l’incontro con il noto attore catanese Pippo Pattavina che ha presentato “Signori, chi è di scena”, una commedia scritta dallo stesso protagonista che ha ripercorso, accompagnato dalle musiche eseguite dal musicista Nino Lombardo, i suoi 45 anni di carriera.