ventitreesima edizione

2) L'Annuario

< Torna al Sommario

L'Accademia del Vulcano

 

(pagine a cura dell'Ufficio P.R. editoriale)

Il sindaco Fabio Mancuso (a destra) e
Gianfranco Imperatori presidente
del Consorzio Civita
partner del progetto Terre dell'Etna

Si chiama “Terre dell’Etna” uno dei progetti più ambiziosi sui quali punta la città di Adrano. Esso mira alla formazione dei giovani nell’ambito delle specificità ambientali e culturali proprie del territorio che vive e si evolve attorno al Vulcano. Il progetto è stato promosso dal Comune di Adrano in collaborazione con il Consorzio Civita di Roma e la società Crimisos. “Terre dell’Etna” è stato strutturato in maniera da prevedere una formazione professionale mirata al fabbisogno formativo e alle aree di impiego in crescita volte alla valorizzazione delle risorse territoriali. In questa direzione gioca un ruolo decisivo il partenariato tra le due società e il Comune di Adrano che mette a disposizione dei tecnici del progetto tutte le “necessarie” risorse umane, risorse mobili e immobili, per un raggiungimento pieno ed efficace dei risultati a favore dello sviluppo turistico del territorio e dell’intera area dei PIT (Piani Integrati Territoriali) “Etna”.
“Il vulcano attivo più alto d’Europa - sottolinea il sindaco di Adrano, on. Fabio Mancuso - costituisce una componente essenziale dell’offerta turistica siciliana. Anzi è uno dei punti ”forti” che, assieme alle grandi aree archeologiche, connotano il carattere di unicità dell’offerta turistica siciliana. Tutti i tour operators offrono e vendono l’Etna. Ma questa offerta si traduce pressochè esclusivamente in una escursione nella zona alta dei crateri sommitali, cui si ha accesso soltanto da Nicolosi, nel versante sud, e da Linguaglossa, nel versante nord. Le ricadute positive di questo modello di offerta turistica “mordi e fuggi” sono pressoché nulle per il territorio e per le genti che sull’Etna ci vivono, sia in termini di reddito, di occupazione che di opportunità di sviluppo”.
Così come, del resto, le ricadute del processo di “villettizzazione” delle pendici dell’Etna, che ha prodotto visibili processi di degrado del territorio.
Tant’è che continuano a manifestarsi processi di abbandono della montagna con effetti di riduzione del numero di abitanti, di degrado del patrimonio edilizio, di riduzione dei suoli produttivi e di giovani generazioni che pensano a un futuro lontano dal territorio.
Eppure è possibile la costruzione di un modello di sviluppo sostenibile e integrato centrato sulla valorizzazione delle risorse territoriali, straordinarie e per molti versi “uniche”, trainato da un’offerta turistica innovativa in grado di promuovere l’Etna, dagli antichi considerata come sacra e come divinità, ancora oggi caratterizzata non solo da forze primordiali della natura che si esprimono nelle fasi di eruzione e di distruzione ma anche e soprattutto da un ambiente straordinario dove i processi biotici nel corso del tempo continuano a trasformare il deserto vulcanico in fertilissime terre dove crescono quasi tutte le piante del Mediterraneo, dalle specie vegetali del livello del mare fino ai boschi e alle specie alpine.
“Una offerta turistica innovativa - aggiunge il sindaco Mancuso - deve essere in grado di proporre la ‘scoperta’ dell’ecosistema dell’Etna e della sua identità di Montagna ‘viva’. Per mettere a sistema queste risorse naturali, culturali e di identità territoriale e valorizzarle nell’ottica di uno sviluppo turistico sostenibile risulta evidente che c’è bisogno di intervenire sulle risorse umane e, soprattutto, in direzione delle forze giovanili già scolarizzate e pronte all’uso delle nuove tecnologie”.
La marginalità e la perifericità della montagna hanno consentito la conservazione di un ambiente ad alto grado di naturalità che può essere promosso come prodotto turistico su mercati internazionali; la cultura contadina e artigianale delle famiglie ha conservato modi di produzione in quell’ambiente, prodotti e “saperi” che possono caratterizzare l’offerta turistica dal punto di vista della tipicità dei prodotti e consentire quindi la costruzione di specifici itinerari enogastronomici.

Il Monastero di Santa Lucia

Per questo il progetto integrato si propone di intervenire con azioni mirate su alcuni nodi del saper fare e del rapporto “cultura-natura” nell’ambito dei processi di valorizzazione del patrimonio di risorse territoriali che, se affrontati con consapevolezza e adeguati strumenti formativi, possono consentire l’innesco di nuovi processi di sviluppo locale sostenibile: la capacità di mettere a valore la specificità della natura e dell’ambiente del vulcano attraverso la costruzione di itinerari naturalistici, anche come laboratori didattici e di conoscenza; la capacità di mettere a valore la specificità del patrimonio archeologico e storico-culturale che testimonia la vita sull’Etna di antiche civiltà attraverso l’arricchimento delle attività dei Musei anche con laboratori di restauro, in maniera tale da rafforzarne il ruolo di Istituzioni culturali e di centri di attrazione turistica; la capacità di mettere a valore la pietra lavica, le architetture e l’identità dei centri storici, attraverso la conoscenza dei materiali e delle tecniche di lavorazione e per il recupero; la capacità di mettere a valore la conoscenza del sistema-territorio nel quadro di attività di turismo culturale e naturalistico, e di una cultura dell’ospitalità e dell’accoglienza.
Il progetto si articola in azioni integrate rivolte sia al sistema sia alle persone.

L’analisi ricognitiva del territorio
Lo studio e le integrazioni con le progettualità in atto, caratterizzano la prima fase dell’intervento, finalizzata al rilevamento dei dati relativi ai settori oggetto della proposta. Il progetto si propone di realizzare un Centro Servizi di ambito territoriale, in grado di riassumere funzioni di promozione e sviluppo relativamente al turismo e alla conservazione e gestione dei beni culturali dell’area. Il progetto si è snodato attraverso 2 percorsi formativi:
• Corso per Esperto restauro e catalogazione per la creazione di un Laboratorio di restauro a supporto dell’attività del Museo Archeologico di Adrano. Una mostra di reperti archeologici restaurati è stata inaugurata all’interno del Museo archeologico di Adrano.
• Esperto nella ricettività: corso destinato a qualificare l’offerta turistica integrata del sistema-Etna, con riferimento alla creazione di itinerari turistici ambientali e archeologici e di eventi di attrazione turistica e culturale. Inoltre il progetto “Terre dell’Etna” elaborerà un modello di intervento “di reale ricaduta” sul mercato del lavoro e dell’imprenditoria nei settori di riferimento.

RIO DE JANEIRO IL GEMELLAGGIO... PIU' BELLO DEL MONDO

 

Una città, Adrano, dentro la regione e poi la Sicilia come emblema di una nazione intera. Avendo cura di non perdere di vista questi elementi essenziali, il direttore artistico del Comune di Adrano, Emanuele Sanfilippo (portano la sua firma le rassegne “R…Estate sotto il vulcano” e “Armonie natalizie”) ha già ultimato il programma del prossimo Carnevale Siciliano di Adrano che, come il carnevale scorso, avrà il merito di siglare un’accoppiata unica nel mondo: il gemellaggio tra il Carnevale Siciliano di Adrano e quello di Rio de Janeiro. La città di Adrano, vale la pena ricordarlo, è l’unica a legare il proprio nome al più famoso carnevale del mondo.
“Ci sentiamo orgogliosi di essere ambasciatori della Sicilia in terra brasiliana - osserva il direttore artistico Emanuele Sanfilippo -. È per questo che curiamo nei particolari la spedizione adranita a Rio de Janeiro. In Brasile promuoveremo alcune manifestazioni artistiche e di solidarietà per esprimere gratitudine con gesti concreti ad un popolo che con i suoi riti di festa ci regala ogni anno una piccola oasi di felicità”.

 

 

"PROGETTO MONTEROSSO": RINASCE UN QUARTIERE

 

Interventi per la riqualificazione ambientale
per un costo complessivo di 6.300.000 euro


Riacquista dignità una delle aree più popolose di Adrano, il cosiddetto quartiere Monterosso, al cui sviluppo urbano interno non è mai corrisposta un’adeguata risposta in termini di viabilità, spazi pubblici e realizzazione delle infrastrutture. Per oltre 40 anni, a questa significativa porzione del territorio cittadino sono stati riservati interventi sporadici senza alcun carattere di omogeneità, col risultato che essa è stata caratterizzata dal degrado.
L’amministrazione comunale ha varato un progetto compiuto per la riqualificazione ambientale della zona nord-ovest della città. Il progetto “Monterosso”, redatto dai tecnici comunali (responsabile l’ing. Rosario Gorgone), prevede una serie di interventi che integrano la realtà territoriale e, soprattutto, la migliorano.
L’intervento complessivo di spesa è di 6 milioni e 300 mila euro. A Monterosso saranno realizzate strade, completata la rete fognaria e quella di pubblica illuminazione e inseriti elementi funzionali di arredo urbano. “È certamente il progetto più ambizioso dell’amministrazione comunale - osserva il sindaco di Adrano, Fabio Mancuso -. Grazie a questo intervento di tipo urbanistico il quartiere Monterosso riacquisterà la dignità e la bellezza che merita. Useremo la pietra lavica e il cotto per addolcire dal punto di vista cromatico l’intera area”.
“Ai nostri tecnici che hanno ridisegnato un quartiere moderno - aggiunge Mancuso - ho chiesto di avere come risultato finale quello del decoro che invita tutti al rispetto dell’ambiente”.
Una superficie amplissima di tutto il quartiere, oltre 30 mila mq., sarà totalmente ripavimentata. Il materiale utilizzato sarà la pietra lavica. A Monterosso sarà realizzata anche una nuova rete di pubblica illuminazione che sostituirà quella vetusta e ormai inefficiente che ha servito finora il quartiere. I lavori prevedono la realizzazione di cavidotti per facilitare la posa di cavi elettrici e telefonici. Saranno anche completati i tratti di rete fognante.
Il criterio informatore del progetto di risanamento ha tenuto conto dell’utilizzo della strada come appendice delle proprie abitazioni fatto finora dai residenti. Un uso favorito dalla tipologia dell’edilizia presente che vede nella zona un alto numero di case al piano terra. Le soluzioni applicate alla strada hanno tenuto conto di una logica di continuità facendo sì che gli spazi limitati alla sola percorribilità pedonale non presentino dislivelli rispetto al piano stradale. Per raggiungere questo obiettivo saranno apposti dei “dissuasori” in pietra lavica.

 

NO ALLE DISCARICHE
SI' ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

 

L’amministrazione adranita dichiara “guerra” alle discariche e agli “sporcaccioni” che trasformano le aree pubbliche in maleodoranti depositi di immondizia. Su iniziativa dell’assessorato ai Servizi ecologici, parte, infatti, l’opera di bonifica di tutte le discariche presenti nel territorio adranita. In contemporanea l’amministrazione lancia l’operazione “Basta un gesto” che invita i cittadini alla raccolta differenziata dei rifiuti.
“Prima di avviare la bonifica delle discariche - spiega l’assessore ai Servizi ecologici, Pippo Santangelo - ho chiesto ai tecnici del Comune di monitorare la situazione nel suo complesso. I risultati sono scoraggianti, la situazione è grave per il numero di discariche riscontrato. L’amministrazione ha deciso, perciò, di affrettare i tempi dell’opera di bonifica affiancando all’iniziativa la campagna di sensibilizzazione per la selezione in casa dei rifiuti. In tutti e due i casi i cittadini adraniti devono darci una grossa mano d’aiuto.”
La bonifica prevede la pulizia totale delle micro-discariche sparse in diverse zone della città. Si comincia con gli scempi più evidenti, i depositi illegali di spazzatura e macchinari dismessi (lavabiancherie, frigoriferi) abbandonati ai bordi delle strade. Ai proprietari delle aree trasformate in discariche volanti l’amministrazione chiederà la recinzione del terreno per evitare che la deprecabile abitudine abbia a ripetersi.
Il Comune di Adrano ha istituito un numero telefonico “dedicato” al problema rifiuti: è lo 095.7691359. Ad esso i cittadini-utenti potranno far riferimento quando vogliono disfarsi di elettrodomestici ingombranti fuori uso. Una squadra di addetti comunali si occuperà gratuitamente di ritirare a domicilio l’oggetto e di depositarlo in uno spazio comunale custodito.
Un sistema di vigilanza verrà, inoltre, attivato nelle aree considerate “a rischio discarica”, dove cioè a più riprese si sono verificati atti di inciviltà.
“Su questo fronte - preannuncia il sindaco di Adrano, on. Fabio Mancuso - sarà ‘tolleranza zero’. Ai trasgressori, com’è già avvenuto in passato, saranno comminate multe e sanzioni pecuniarie di rilevante entità. Vale la pena ricordare che sporcare la città è un pessimo servizio che si rende all’immagine di una intera comunità”.
Per il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti, l’amministrazione distribuirà dei “coupon informativi”; per ciascuno di essi verrà consegnato un sacchetto trasparente che dovrà essere utilizzato per i rifiuti differenziati. Il servizio di raccolta differenziata è a domicilio. Basterà depositare i sacchetti accanto alle porte d’ingresso delle abitazioni nei giorni e nelle ore che l’amministrazione indicherà zona per zona. Personale incaricato provvederà a ritirare i sacchetti.