ventitreesima edizione

2) L'Annuario

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Le provincie - Castiglione di Sicilia

Terrazza sulla Valle

a cura di Gaetano Guidotto
(in collaborazione con l'ufficio P.R. editoriale)

Adagiata su di un colle ad oltre 600 metri d’altezza sul livello del mare, Castiglione di Sicilia domina la Valle Alcantara, con sullo sfondo le pendici dell’Etna. Il suo territorio si espande dalle meraviglie del Parco del vulcano, con tutta la magnificenza che la forza della natura qui riassume all’unicità del paesaggio delle Gole dell’Alcantara, con le sue spettacolari profondità. Il paese, lassù, ad un passo dal cielo, sembra quasi voler essere la sintesi di questo territorio, perfetto connubio dei quattro elementi fondamentali: acqua, quella del “suo” fiume Alcantara; terra, quella delle sue campagne; fuoco, quello eterno del vulcano; e aria, quella pulita e trasparente che qui si respira.
Castiglione, ormai è una delle mete preferite dei flussi turistici che interessano la Sicilia orientale ed il comprensorio taorminese; in particolare, sta cercando, nell’ultimo periodo, di diversificare l’offerta per venire incontro alle esigenze più disparate e in tal senso si sta muovendo l’Amministra-zione comunale guidata dal sindaco Salvatore Barbagallo (nella foto). Cosicché oltre all’ormai consolidata promozione e valorizzazione del centro storico e alle sue bellezze artistiche e monumentali, si è avviata una politica promozionale che privilegia gli aspetti naturalistici e paesaggistici, oltre che quelli enogastronomici, a sottolineare lo stretto legame tra Castiglione, il suo territorio e le sue tradizioni. E l’impegno profuso dalla Giunta nel promozionare tutti gli aspetti e le ricchezze del proprio territorio è stato premiato dalla Regione Sicilia, che ha scelto Castiglione come sede dell’Enoteca Regionale per la Sicilia orientale, davvero un bel riconoscimento per una realtà i cui rinomati vini D.O.C. sono conosciuti ed apprezzati sulle tavole di tutto il mondo.
Siamo sicuri che visitare Castiglione di Sicilia può appagare e soddisfare anche il turista più esigente, perché significa immergersi in una realtà completa e complessa dove non c’è che l’imbarazzo della scelta, in piena autonomia o sapientemente e gratuitamente guidati dal personale dell’ufficio turistico comunale per ritagliarsi una vacanza su misura. Castiglione di Sicilia è una realtà da scoprire, amare e vivere.

ITINERARI

Storico-monumentale - Ricca di beni culturali, monumentali ed artistici, molti dei quali recuperati all’antico splendore da una oculata politica di restauro, Castiglione invita ad una visita globale del suo caratteristico centro storico da tipico borgo medievale, senza però poter prescindere dal rivolgere particolare attenzione alla trecentesca chiesa cassinese di San Nicola e i suoi affreschi bizantini, alla ancora più antica “Cuba”, dell’VIII secolo, dedicata a Santa Domenica, alla chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, edificata forse su un preesistente castello del 1105 con la sua meridiana del 1882, alla Basilica di Maria SS. della Catena, alla chiesa di S. Antonio Abate in stile barocco ed ancora alla torre simbolo di Castiglione, “U Cannizzu”, al Castello di Lauria ed al Castelluzzu, tutti e tre del XII secolo.

Naturalistico - La possibilità di immergersi a piedi, a cavallo, in mountain bike, in fuoristrada o con i modernissimi “quad” in due ambienti di colori e profumi unici come quelli del Parco dell’Etna e del Parco Fluviale dell’Alcantara: il primo caratterizzato da immensi boschi dove il clima somiglia più a quello appenninico che non certo a quello isolano, e dalle distese bruciate dal vulcano, con i suoi paesaggi extraterrestri fatti di rocce taglienti e sbuffi di zolfo, il tutto sotto il cielo più blu che abbiate mai visto; il secondo ricco di tipicità vegetali ed animali, trova la sua massima espressione nelle famose Gole dell’Alcantara, ovvero in quelle ferite inferte alle rocce basaltiche dall’eterno scorrere dell’acqua che si infiltra e fuoriesce a temperature bassissime.

Enogastronomico - Cucina ricchissima quella castiglionese, che affonda le proprie radici nelle millenarie tradizioni culinarie dei popoli che da qui sono passati. L’invito a commettere qualche peccato di gola, ci viene rivolto, con ammaliante richiamo da i maccheroni, rigorosamente fatti in casa, conditi con il ragù di maiale e la ricotta al forno, dai “tagghiani” all’ortica e coniglio selvatico e dalle carni di maiale, castrato, agnello e capretto, tutto alla brace. Così come ci strizzano l’occhio formaggi, insaccati e conserve da leccarsi i baffi, o squisite prelibatezze dolciarie come i “cuddureddi”, le zeppole di riso, “sciauni”, (frittelle di ricotta fresca), paste di nocciole, mandorle e pistacchi ed il tutto accompagnato da un buon e robusto bicchiere di vino d.o.c. dell’Etna.