ventitreesima edizione

2) L'Annuario

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Le provincie - Raddusa

Il granaio siciliano guarda oltre

a cura di Francesco Grassia
(in collaborazione con l'ufficio P.R. editoriale)

L’Amministrazione comunale, che mi onoro di guidare ormai da svariati anni, guarda con fiducia alle grandi tematiche del futuro e intende concentrare la propria attenzione ed i propri sforzi per portare avanti un complesso ma fondamentale processo di sviluppo economico culturale e sociale della città. Per raggiungere il traguardo finale dell’ambizioso progetto ideato è però necessario che, al di là delle specifiche linee guida relative ai singoli settori sui quali bisogna intervenire, il su indicato processo di sviluppo tenga conto delle determinate esigenze che la situazione attuale richiede, quali l’opportunità di superare l’isolamento e la marginalità attraverso la promozione di sinergie comuni ed integrazione con i territori limitrofi in modo da creare un sistema produttivo che dia la possibilità di favorire l’occupazione e la sicurezza. Inoltre, il processo di sviluppo che l’Amministrazione intende perseguire non può assolutamente prescindere dal potenziamento del settore agricolo la cui evoluzione è da considerare condizione basilare per le speranze di crescita della nostra cittadina che, da sempre, poggia la propria economia proprio sull’agricoltura, con particolare riferimento alla granicoltura, tanto da essere denominata “Città del Grano” e “Principale Granaio della Sicilia”. L’intero sistema agricolo raddusano dovrà, nell’immediato futuro, cercare di ricollocarsi all’interno del cosiddetto “triangolo d’eccellenza” (competitività, qualità dei prodotti, sviluppo sostenibile), creando una rete di rapporti commerciali con i territori limitrofi. A tale scopo, e al fine di rafforzare le funzioni commerciali e rispondere al consolidamento del processo di concentrazione della distribuzione dei prodotti agroalimentari, è stata realizzata, di concerto con la Regione siciliana, con la Provincia regionale di Catania, con i vari Consorzi e con le Società che operano nel settore specifico dell’agricoltura, la “Filiera Cerealicola”, con tanto di uffici e laboratori di ricerca che trovano sede nei locali del Centro allo Sviluppo Integrato Sicilia (CISS) di contrada “Libra”, a poche centinaia di metri dal centro abitato di Raddusa, un tempo adibiti al Mercato alla Produzione. L’attività del Centro è appena iniziata, ma è stata bene avviata e, quando sarà perfettamente rodata, rappresenterà sicuramente un volàno importantissimo per l’intera economia raddusana. Se ne avvantaggerà soprattutto l’agricoltura in generale e, in particolare ne trarrà giovamento l’intero comparto cerealicolo che, fin’ora ha sempre sofferto della marginalità del territorio. Quando il Ciss avrà acquisito la sua pienezza funzionale e le società ad esso integrate (Asem, Soat, Meteora, SicilCereal e Coop. Produttori Agricoli), con le loro sofisticate strutture, cominceranno a lavorare a pieno ritmo, l’intera filiera cerealicola raddusana registrerà una svolta davvero epocale per l’economia della nostra città. Allo stesso scopo va inquadrata pure l’adesione all’Unione del Comuni denominata “Corone degli Erei” che persegue obiettivi molto importanti per la valorizzazione e la promozione dei prodotti tipici, per la valorizzazione e la promozione del patrimonio storico-artistico-culturale, per lo sviluppo socio-economico del territorio e per il miglioramento della qualità della vita delle comunità che la costituiscono. Insomma noi dell’Amministrazione Comunale siamo certi che l’adesione all’Unione dei Comuni porterà alla popolazione raddusana notevoli vantaggi economici, culturali e sociali.
Per un più organico e complesso sviluppo del territorio riteniamo, inoltre, sia altrettanto necessaria la valorizzazione dell’artigianato locale. A tale riguardo faccio presente che stanno per concludersi i lavori relativi alla realizzazione di alcuni progetti infrastrutturali importanti tra cui quello della “Zona Artigianale” che, con investimenti sicuramente convenienti, permetterà alle nostre imprese di crescere e di radicarsi nel territorio. Stiamo provando, dunque, a giocare carte importanti per il rilancio economico, culturale e sociale del nostro territorio badando bene, però, a non stravolgerne le vocazioni. Infatti ci stiamo muovendo soprattutto in direzione della promozione e della incentivazione delle risorse locali che, come tutti sappiamo, sono quelle legate all’agricoltura, al commercio, all’artigianato ed alla piccola e media imprenditoria, poiché, siamo certi che il definitivo rilancio della nostra città non può prescindere dalla valorizzazione di tali risorse.
Tutto quello che finora è stato fatto lo si è fatto in funzione di una logica ben definita che ha visto l’Amministrazione Comunale impegnata nella gestione di un mandato durante il quale, nonostante le difficoltà, soprattutto di natura economica, ci siamo sforzati di capire le esigenze del nostro territorio e di soddisfarle introducendo quelle innovazioni necessarie per condividere con altri un progetto che sicuramente è molto più grande della nostra realtà territoriale.
Affrontiamo, quindi, la nuova stagione di impegno istituzionale, nella certezza che, per il Comune di Raddusa, il 2006 potrebbe essere davvero l’anno della svolta.
Giovanni Allegra