ventitreesima edizione

2) L'Annuario

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Regione

SICILIA: cuore mediterraneo

La Sicilia ha avuto negli ultimi anni una crescita maggiore sia rispetto all’Italia che al resto del Mezzogiorno, c’è stata la riduzione del tasso di disoccupazione, sono stati compiuti importanti passi avanti nel settore delle infrastrutture e, mai come oggi, è stata esaltata la vocazione turistica della nostra regione.
“Fare conoscere la Sicilia autentica, vera, reale - dice il Presidente della Regione, Salvatore Cuffaro - è la strada che abbiamo scelto per promuovere lo sviluppo turistico dell’isola. La Sicilia sta crescendo, ha voglia di farsi conoscere e i turisti che partiranno dopo averla visitata e avere conosciuto il suo popolo ripartiranno che saranno anche loro un po’ isolani e i migliori testimonial per il nostro turismo’”. Tra le strade da seguire, oltre al settore culturale, c’è anche quello vinicolo, dell’olio e del biologico. “La Sicilia - ha continuato Cuffaro - ha una produzione enologica di altissima qualità che ha registrato una crescita inarrestabile in questi ultimi dieci anni. Le nostre cantine si sono distinte in un continuo processo di valorizzazione che si è determinato in sinergia con le istituzioni e anche l’olio si candida a divenire protagonista indiscusso delle tavole. Stiamo investendo molto nella qualità, nella modernizzazione delle nostre politiche agricole, nel sistema di produzione e di tutela del consumatore. Il buon vino e il buon cibo sono la nostra carta vincente a livello internazionale e i risultati fin qui conseguiti devono costituire uno stimolo per andare avanti: abbiamo ampiamente dimostrato le nostre potenzialità e ci impegneremo affinché la ricchezza delle nostre risorse si trasformi in un’opportunità concreta di sviluppo per l’economia siciliana”.

L’altra priorità riguarda la valorizzazione del patrimonio artistico. “La nostra isola - spiega il Presidente - è uno straordinario bacino di millenarie risorse culturali e artistiche a cielo aperto. La promozione di queste ricchezze e, anche, aver ospitato importanti manifestazioni come la Biennale di Venezia che per la prima volta nella sua storia ha aperto una sua sezione in Sicilia, hanno rilanciato l’immagine della nostra regione diventata punto di riferimento del meridione e dell’intera area mediterranea”.
“Negli ultimi sei anni la Sicilia ha investito molto nella cultura, sia sotto il profilo delle risorse che dell’impegno. “Siamo convinti - ha aggiunto Cuffaro - che la promozione e la diffusione del nostro patrimonio rappresenta indiscutibilmente una ricchezza da valorizzare. Un investimento che ha un valore strategico non inferiore a quello economico, quest’ultimo peraltro da non trascurare vista la naturale propensione turistica del nostro territorio. Solo nel 2005, i nostri capolavori sono stati ammirati da oltre quattro milioni di persone: il Satiro Danzante di Mazara del Vallo è stato eletto simbolo dell’Expo Universale di Aichi in Giappone; i nostri Antonello da Messina sono stati protagonisti al Metropolitan Museum di New York e alla mostra organizzata alle Scuderie del Quirinale per la fine del settennato del Presidente Ciampi; cento pezzi di alto valore simbolico, archeologico, storico e artistico hanno riempito di visitatori il National Museum di Pechino. E’ certamente un grande successo che premia la nostra azione di indirizzo ma è soprattutto il riconoscimento della grande professionalità e della passione di chi giorno per giorno si impegna per assicurare, attraverso il fenomeno culturale, un futuro migliore alla nostra isola”.
Cultura e turismo: anche gli investitori stranieri hanno confermato la volontà di scommettere sulla nostra terra che dimostra, sempre più, di essere un luogo assolutamente idoneo per la nascita di nuove iniziative imprenditoriali.
“Il ruolo della nostra regione - ha commentato Cuffaro -  al centro del Mediterraneo, le peculiarità climatiche, socio-culturali e naturalistiche sono gli elementi propulsori di chi ha individuato in Sicilia l’area ideale per investire e promuovere lo sviluppo. Mi riferisco, ad esempio, alla nascita dei resort collegati al circuito golfistico grazie ai quali è possibile coniugare il turismo di alto livello con gli appassionati di golf”.
La Sicilia, rispetto a certa stampa internazionale, anche autorevole, sembra ancora prigioniera di certi stereotipi. Cosa fa la Regione per promuovere all’estero un’immagine dell’isola più aderente alla realtà di oggi?
“Uno degli obiettivi che abbiamo inserito nel nostro programma di governo - dice il Presidente Cuffaro - è proprio quello di esportare nel mondo la nostra identità, creando in alcune delle capitali, non solo europee, dei luoghi permanenti di scambio culturale, artistico ed economico con la Sicilia. Per questo abbiamo istituito delle “Case Sicilia” il cui scopo è proprio quello di dare grande visibilità, in ogni parte del mondo, a ciò che di meglio la Sicilia può offrire: dal turismo ai Beni culturali, dall’agricoltura all’artigianato, dall’industria alle grandi opportunità per gli investitori stranieri. La prima “Casa Sicilia” è stata aperta a Parigi, un’altra a New York, una terza a Tunisi e una quarta a Buenos Aires. Si tratta di creare delle “torri di controllo’’ che possano aiutare oltre agli imprenditori siciliani nel delicato avvicinamento ai mercati internazionali, anche i nostri emigrati che desiderano avere un rapporto sempre più stretto con la loro terra d’origine. Ma, allo stesso tempo, queste strutture rappresentano una splendida vetrina per far conoscere meglio le nostre opportunità turistiche e culturali a quanti vorranno venire nella nostra regione. Oggi - ha concluso Cuffaro - la Sicilia può davvero essere orgogliosa di farsi conoscere per quello che è diventata: una terra che ha saputo valorizzare le proprie radici riscoprendo il meglio di sè stessa”.
Quest’anno si è fatto un gran parlare del Ponte sullo Stretto di Messina, un’opera maestosa e importante, ma non l’unica, per dotare l’isola di un’adeguata e moderna dotazione infrastrutturale nel campo dei collegamenti.
“Non intendiamo rinunciare al Ponte sullo Stretto”, garantisce il presidente della Regione, “anche se il governo nazionale ha fatto delle scelte diverse, che i siciliani, non soltanto i politici ma anche e soprattutto i comuni cittadini, hanno vivacemente contestato. Il ponte è una condizione essenziale per lo sviluppo dei trasporti e dei collegamenti tra Sicilia e Europa, per il trasferimento delle nostre merci, per fare arrivare da noi i turisti. Per questo continueremo a operare affinché si possa arrivare a costruire il ponte, anche senza l’intervento finanziario dello Stato. Comunque “al di là del ponte” sottolinea Cuffaro, “abbiamo lavorato senza sosta per lo sviluppo della Sicilia, raggiungendo nuovi importanti traguardi. Voglio ricordare che, dopo un’attesa di oltre 35 anni siamo risuciti a completare l’autostrada Messina-Palermo. Oltre al valore economico e sociale, il completamento dell’opera ne ha uno di alto valore simbolico: è finito il tempo delle opere incompiute”. Cuffaro ricorda inoltre che “nel settore della viabilità abbiamo conseguito altri traguardi: l’avvio dei lavori per l’aeroporto di Comiso e per il collegamento autostradale Catania-Siracusa, cui farà seguito quello fra Siracusa e Gela. Vogliamo adesso completare la rete viaria attraverso la nord-sud che unirà Santo Stefano di Camastra con Gela e il radicale ammodernamento e ampliamento della Palermo-Agrigento, di cui abbiamo già avviato la progettazione. Altri obiettivi sono stati raggiunti nel settore energetico, dell’acqua e dello smaltimento dei rifiuti”.
A tale proposito, lo sviluppo della Regione non può essere legato soltanto alle politiche in favore del turismo. Quali sono le strategie del suo governo?
“Stiamo operando all’interno di una stagione di riforme così da attuare pienamente quel programma di impegni in materia di aree industriali, di formazione professionale, di ambiente, di turismo, sulla base del quale gli elettori hanno espresso il loro consenso”.