ventitreesima edizione

2) L'Annuario

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Virtual Sex


“Mmoeg”, cos’è? E’ l’acronimo di Multiplayer Online Erotic Games. Praticamente videogiochi erotici, ultima frontiera del sesso on line. Insomma, tutto virtuale, ma c’è l’approccio, l’avance e via fino al copulare. Grafica 3D, scelti i dettagli, puoi immaginare di far sesso ovunque: in spiaggia, nei coffee shop, nei quartieri a luci rosse etc. Attenzione agli ammiccamenti: sono alla base dell’ “attracco”. Se c’è feeling in chat, poi ci si apparta per lasciarsi andare nelle più esagerate effusioni. Se diventi figura-simbolo, allora assumi più prestigio nel gruppo e farai più conquiste e godrai (è proprio il caso di dirlo!) di più amplessi. Da notare: per vantarsi delle proprie performance puoi invitare a guardare pure gli amici e così, pervertiti per pervertiti, organizzare party in versione orgiastica, insomma dei public sex zones. Si va dal sadomaso allo scambismo, ma c’è spazio pure per i romantici, per una passeggiata affettuosa sotto il chiarore delle stelle, a cullare un amore platonico. Non che diversamente si viva il piacere della carne, ma per molti è un esercizio per valutare la crescita del desiderio con il senso di aspettativa, nonché confrontarsi con la propria timidezza. Per non far diventare però questo scherzoso gioco una patologia si consiglia di dedicarsi presto e subito ai veri contatti umani e provare live quanto si è capaci davvero.
Su questo impero dei sensi virtuale, resta da capire quale sarà il tornaconto economico dei gestori dei siti. In italia la moda dell’avventura nel mondo erotico parallelo non è arrivata, finora è soprattutto un vezzo americano.
Se la vostra curiosità vi spinge a saperne di più, allora sbirciate su:
www.naughtyamericathegame.com
www.redlightcenter.com
www.blackloveinteractive.com
www.gomasex.com; www.igda.org/sex/ 

 

Autoreggenti, 20 anni e sempre in gamba

Vent’anni di sensualità, erotismo, bellezza. L’autoreggente festeggia il compleanno e lo fa con tutti i crismi, a Parigi, nella Galleria LaFayette, con cofanetti in oro e in argento. La “calza giarrettiera” lanciata nel 1986 da Dim Up, che fa sentire belle le donne e fa impazzire gli uomini, è ormai leader nel mercato. Nel 2005 è stato calcolato un giro d’affari di 318 milioni di euro, con 4 milioni di esemplari venduti. Sono lontani i tempi iniziali quando scivolavano lungo la gamba e si riducevano ad orribile calzino! Ormai il sistema adesivo non tradisce più le seducenti signore, mentre gli uomini restano ammaliati dall’ammirare più la calza che la gamba nuda, attratti dal sottile velo erotico della trasparenza. Come non brindare perciò a questa celebrazione, al successo di questi filati leggeri, semplici o ricamati, avvinghiati alla coscia grazie a una banda elastica, di solito addobbata con pizzi e trine. Per praticità, via i bottoncini della giarrettiera (pur sempre intramontabile) resa famosa dalla Loren e spazio allo stile Sharon Stone. Tanti Auguri!
A.P.S.