ventitreesima edizione

2) L'Annuario

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SAN GREGORIO

La terrazza sulla città

Mi accingo ad affrontare gli ultimi mesi del mio secondo mandato da sindaco con la consapevolezza di aver ottenuto risultati decisivi, assicurando al Comune di San Gregorio di Catania, grazie ai finanziamenti ottenuti, la realizzazione di importanti opere pubbliche.

Credo di aver offerto maggiori servizi alla collettività grazie anche all’apertura, accanto all’ufficio Relazioni con il pubblico, di uno sportello anagrafe assistiti Asl 3, uno sportello catastale decentrato ed uno sportello universitario, tenendo sempre aggiornati i cittadini tramite il giornale “San Gregorio di Catania-L’informAzione”, organo ufficiale del Comune.

Approfittando, però, di questa opportunità che mi permette di parlare ad un pubblico più ampio che non sia solo quello di San Gregorio di Catania, da sindaco innamorato della propria cittadina ho deciso di presentarvela.


IL PAESE

San Gregorio di Catania (circa 12.000 abitanti) sorge sul terreno collinoso confinante con la sovrastante zona montagnosa dell’Etna, e per tanto nella posizione ideale per abbracciare l’incantevole panorama che degrada dalle colline al mare.

Giustamente battezzato, “la terrazza sulla città”, San Gregorio domina tutta Catania, il suo golfo, e la costa siracusana con Priolo.

Sviluppatosi a 320 m. sul livello del mare, ha un territorio dove sono presenti siti archeologici risalenti all’età del bronzo (1800 a.C.).

La nascita del primo nucleo abitativo (intorno al 1418) sembra essere legata alla Massa Trapea conosciuta anche come Casalis Trapeti.

Per questo, è stato inserito fra i paesi turistici dell’hinterland catanese e le Amministrazioni comunali hanno cercato, negli anni, di sviluppare questa “vocazione” turistica.

La mia Amministrazione ha puntato su due punti saldi di grande richiamo turistico: la Riserva naturale integrata “Immacolatelle e Micio Conti” e il Corteo Storico con la Giostra Cavalleresca dei Paternò, manifestazioni cinquecentesche che richiamano ogni anno migliaia di turisti.

Quest’anno abbiamo presentato una novità che ripropone rituali del 1645, di qualche secolo più avanti rispetto a quelle fin qui proposte denominata: “La Festa del Conte”.

Queste manifestazioni culturali si tengono per la festa del Santo patrono, Gregorio Magno, ogni lunedì di Pasqua.


I LUOGHI

Il tessuto urbano, sin dall’inizio del suo insediamento, ha seguito il percorso della principale via di comunicazione fra Catania e Acireale (attuale via Umberto) e successivamente quello della strada di collegamento con San Giovanni La Punta, generando all’incrocio delle due vie una piazza, Regina Margherita, sede della vita pubblica della collettività.

Partendo da piazza Marconi vi troviamo la sede del Palazzo Comunale. Poco distante, sulla via Umberto, vi è la Chiesa Madre, dal prospetto seicentesco, intitolata a Santa Maria degli Ammalati. La sua costruzione, iniziata nel 1620, si è conclusa nel 1630.


I PAESAGGI

Nonostante il caotico sviluppo edilizio degli anni Sessanta e Settanta in tutta la Sicilia, la cittadina di San Gregorio è riuscita a conservare una natura rigogliosa e ad offrire un’ottima qualità della vita.

Fiore all’occhiello del paese pedemontano, infatti, come accennavo prima, è la Riserva naturale “Immacolatelle e Micio Conti”. Un vero paradiso naturale a ridosso della città di Catania.

Si tratta di un vasto pianoro di circa settanta ettari, con una ricca fauna propria degli ambienti semi-aridi e rupestri e soprattutto otto grotte di scorrimento lavico; tutte qualità distintive che, aggiunte alla panoramicità del luogo, conferiscono alla località caratteristiche di interesse biologico, paesaggistico e geologico.

Adiacente ai confini della Riserva è nato il Cea (Centro di educazione ambientale), diretto dal Cutgana, Centro interuniversitario di Catania, gestore della Riserva ma sostenuto anche dal nostro Comune.

All’interno del Centro è prevista la nascita di un museo etnografico e speleologico che dovrebbe richiamare numerosi appassionati di speleologia ed ecologia.

Seguendo la via principale oltre piazza Regina Margherita, si arriva in Piazza della Repubblica, cuore pulsante dei giovani che vi si riuniscono, dove fa da padrone l’elegante edificio in stile Liberty: Villa Gaglio. Ancora qualche centinaio di metri di via Umberto e ci troviamo in piazza Immacolata, l’antico borgo di “lu chianu”, originario del paese. Qui troviamo un gioiello unico nel suo genere, la chiesetta medievale dedicata a San Filippo d’Agira. Fatta edificare dal nobile don Alvaro Paternò nel 1500, padrone di queste terre.

Sempre al “Chianu di San Grigoli”, oggi Piano Immacolata, sorge la chiesa dell’Immacolata, un maestoso edificio settecentesco costruito nel 1750. E’ l’unica chiesa del paese che guarda sud-est, cioè Gerusalemme. Questo aspetto era tipico delle chiese del medioevo. Sotto questa chiesa, infatti, ci sono le vestigia dell’antica chiesa medievale di San Gregorio, nostro Santo Patrono. A breve l’importante edificio religioso dovrebbe essere riconsegnato ai sangregoresi che lo hanno visto per molto tempo imbrigliato nei lavori di restauro.

Nico Balsamo
Sindaco