ventitreesima edizione

2) L'Annuario

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SANTA VENERINA

RICOSTRUZIONE cinque anni dopo

di Nunzio Currenti

Il sindaco Nino Ferlito, non si ferma un attimo. Il post sisma merita tutte le dovute attenzioni quotidianamente. Dal contributo di autonoma sistemazione ai finanziamenti dell’edilizia privata, i risultati raggiunti sono significativi. Santa Venerina è un cantiere aperto in questo momento con numerose opere in itinere che, appena ultimate e consegnate, daranno un immagine nuova e moderna alla città ferita dalla calamità naturale del 2002.

A pochi mesi dalla scadenza del suo primo mandato, il primo cittadino traccia un bilancio della sua attività, allargando anche il discorso alle iniziative intraprese anche in campo culturale e turistico con il premio Maria Grazia Cutuli e il rilancio dell’Eno Etna.

- Il primo traguardo raggiunto è stata la ristrutturazione degli edifici pubblici.

“Il municipio di piazza Regina Elena è stato completamente riqualificato, dopo gli ingenti danni subiti dal sisma. Aver ridato la Casa comunale ai cittadini è stato il primo importante traguardo raggiunto. Sono state ristrutturate la Caserma dei carabinieri. Le piazze sono state ripavimentate e dotate di arredo urbano. Le scuole sono state sempre monitorate. I nostri studenti hanno abbandonato le tensostrutture da tempo. I bambini della scuola materna e elementare sono ritornati nella scuola di Bongiardo. Quelli delle scuole medie hanno trovato casa nell’edificio di Cosentini in attesa della nuova scuola Manzoni”.

- I lavori procedono regolarmente con l’appalto più ingente della ricostruzione.

“Nel cantiere dell’avveniristica scuola media “A. Manzoni” in via Aldo Moro si lavora con grande fermento. L’opera, finanziata dal Dipartimento regionale della Protezione civile, è costata cinque milioni e mezzo di euro.

- Via Mazzini, altro importante traguardo raggiunto.

“Abbiamo voluto con tutte le nostre forze quest’opera, che doterà Santa Venerina di una via di fuga, diventata necessaria dopo il sisma del 2002. In questo modo, si potrà raggiungere agevolmente la periferia del paese e, da essa, l’autostrada Catania-Messina, Giarre e la relativa zona costiera”.

- Cominciati da pochi giorni anche i lavori di riqualificazione di via Roma.

“Finalmente si riqualificherà una zona, dove insistono numerose attività produttive. Non è stato facile raggiungere questo traguardo, inseguito da circa vent’anni dalle passate amministrazioni. L’opera è stata volutamente inserita nel piano della ricostruzione per ridare lustro al quartiere Bongiardo, che rappresenta ormai una realtà forte della nostra Santa Venerina”.

- Lei si è battuto per la proroga dello stato d’emergenza.

“Abbiamo coinvolto a più livelli gli organi istituzionali preposti. Nell’ultima riunione con la Protezione Civile ho richiesto la rimodulazione dello stato d’emergenza, perché tanto è stato fatto, ma ancora tanto deve essere fatto”.

- Dopo un lungo iter giudiziario, fatto di ricorsi, avete consegnato anche il PalaSport.

“A Santa Venerina la presenza di un impianto sportivo al coperto consentirà la diffusione di sport come la pallavolo, il basket che non hanno mai attecchito per l’assenza di palestre al coperto. La struttura rappresenta, inoltre, una grande conquista per la comunità e per i giovani”.

- Organizzate da tre anni il premio Maria Grazia Cutuli.

“Abbiamo ospitato anche quest’anno il premio intitolato a Maria Grazia Cutuli. Il suo nome è ormai indissolubilmente legato alla città di Santa Venerina. Con questo riconoscimento, infatti, confidiamo che nella nostra comunità, e soprattutto tra i giovani, resti forte l’esempio di chi ha saputo sacrificare anche la vita pur di fare fino in fondo il proprio dovere di giornalista”.

- Avete rilanciato anche l’Eno-Etna.

“L’amministrazione comunale ha voluto riproporla in grande stile perché Eno Etna promuove in tutti i suoi molteplici aspetti il nostro territorio, quasi completamente riqualificato dopo il sisma del 2002. Abbiamo allestito una ricca edizione di eventi culturali e musicali, che hanno rappresentato la cornice ideale alla mostra e ai 30 stand che hanno esposto i prodotti locali e tipici dell’Etna”.