ventitreesima edizione

2) L'Annuario

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Il ricordo di Padre Allegra

San Giovanni La Punta è il paese nativo di padre Gabriele Allegra (1907-1976), missionario e studioso di testi sacri.

Il Servo di Dio, Allegra, dedicò gran parte della sua esistenza all’attività di diffusore dei principi Cristiani nell’estremo Oriente; a lui viene interamente attribuita l’opera di aver tradotto in lingua cinese il volume dell’Antico Testamento, intenso lavoro che lo impegnò attivamente dal 1939 al 1944. Portata a compimento la traduzione lasciò il compito di perfezionamento e correzione della sua versione ad alcuni gruppi di preti che lo aiutassero ad organizzare e strutturare i singoli testi.

Fondò a Pechino nel 1945 uno studio biblico annesso all’Università Cattolica che poi fu costretto a chiudere nel 1948 con l’avanzata dell’esercito di Mao. Si trasferì allora definitivamente ad Hong Kong nel 1950 dove per altri vent’anni continuò a redigere altri testi della cultura cristiana in cinese come le lettere di San Paolo, gli Atti degli Apostoli, i Quattro Vangeli, l’Apocalisse, il terzo volume dei libri profetici e i più noti dei Documenti pontifici di Leone XIII e Paolo VI.

Padre Allegra si spense ad Hong Kong nel 1976 a causa di un aggravamento delle condizioni di salute generale lasciando tutte quelle persone, in particolare il popolo cinese, che tanto avevano gradito e apprezzato il suo contributo umano e culturale.


Ritorna la Madonna

In piazza Mangano l’Arcivesco-vo di Catania, mons. Salvatore Gristina, nel corso della solenne concelebrazione Pontificale, tenutasi nella serata del 14 agosto, ha presieduto il rito dell’incoronazione del Bambino e della Madonna della Ravanusa, che si venera nell’omonimo santuario, con le corone d’oro offerte dai fedeli e benedette l’1 agosto scorso dal Papa. La sacra immagine ritorna così tra i fedeli dopo gli interventi di restauro voluti dal rettore don Orazio Greco.



Pino Caruso ambasciatore di cultura

È andato all’attore Pino Caruso, il premio “Turi Ferro” 2007. La serata conclusiva della seconda edizione del premio si è svolta quest’estate nell’Anfiteatro comunale di San Giovanni La Punta. Protagonista l’attore palermitano Pino Caruso, che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento dalle mani di Ida Carrara (nella foto), per mezzo secolo compagna di Turi Ferro nella vita e nell’arte.

“Irrinunciabile presenza quella di Ida Carrara, attrice e donna straordinaria - ha sottolineato il sindaco Andrea Messina -. Il premio istituito dall’amministrazione puntese è infatti l’unico a essere stato autorizzato dalla famiglia. Un imprimatur di cui siamo orgogliosi. Celebriamo così un artista emblematico, ambasciatore della cultura siciliana nel mondo. Un modello cui risponde anche Pino Caruso, nome di risonanza internazionale”.

Sulla stessa linea l’assessore al Turismo e allo Spettacolo Ignazio Motta. “L’idea del premio - ha detto - è nata da un mio forte desiderio di promuovere la sicilianità e dare visibilità a quei valori che, purtroppo, sono oggi poco presenti”.

Un meritato riconoscimento, insomma, a tutti quei conterranei che danno il loro contributo con professionalità, abnegazione e passione per valorizzare appunto la Sicilia, così come faceva il grande Turi, interprete d’eccezione del nostro Teatro.

Suggestiva la direzione artistica dell’evento, affidata al rinomato compositore e operatore culturale Vincenzo Spampinato. “Un omaggio a Turi Ferro sentito e commosso, ma soprattutto consapevole della sua immensa statura di uomo e di artista”, ha detto il cantautore catanese.

La conduzione è stata curata dalla giornalista Flaminia Belfiore. Tra gli ospiti della serata, il regista Guglielmo Ferro, figlio del compianto Turi, il pittore Alfredo Cavallaro e ancora due beniamini del pubblico, gli attori Gilberto Idonea e Enrico Guarneri.

Nel corso della serata intensi i momenti spettacolari, contrassegnati dalle musiche di Spampinato, che hanno visto in scena la danzatrice Cristina Ledri, primadonna della RBR Dance Company, da lei diretta insieme al coreografo Cristiano Fagioli, di cui ha proposto le belle creazioni. Da segnalare inoltre gli acrobati di TeatrAzione Circo di Torino e l’intenso “passo a due” danzato da Luigi Rosario Esposito (che ha realizzato anche la coreografia) e da Federica Cristofaro, nonché i percussionisti Marina Borgo e Enrico Ciullo.

Rosa Balsamo