ANNUARIO 2001
TREMESTIERI ETNEO

La festa della frazione di Piano

Peculiarità di Tremestieri Etneo è la giurisdizione su un piccolo fazzoletto di terra di circa 1,5 Kmq, un'isola amministrativa tra Catania, San Gregorio, S.G. La Punta e Sant'Agata Li Battiati: la frazione di "Canalicchio" (che dista dal paese circa 6 Km e conta quasi novemila abitanti) è definita "anomala" perché geograficamente staccata dal Comune stesso ed annessa ad esso da vicende risalenti ai primi anni dell'Ottocento.

Il culto, forse non è più quello ingenuo e folkloristico del buon tempo antico, ma la fede nella Madonna delle Grazie (nella foto la Chiesa) è sempre un punto fermo per "Piano" frazione di Tremestieri Etneo ed i suoi abitanti, vecchi e nuovi, che con fede quasi millenaria e fervore sempre nuovo, a Lei si rivolgevano per chiederne protezione e salvaguardia contro la furia del vulcano, la tempesta, la malannata, la malvagità dei tempi... e a Lei continuano ad affidare la speranza di restare "comunità", di lavorare - magari vicino alle loro case - di poter riconoscere e salutare il proprio vicino. Insomma di non essere sepolti dall'implacabile colata di cemento e di antenne della Tv. Così ogni anno l'8 settembre la comunità di Piano Tremestieri rinnovando una tradizione antica, festeggia con solennità la sua Santa Patrona. E se negli ultimi 10 anni, dopo il terremoto del 1990 che ha danneggiato seriamente la Chiesa, non è stato possibile celebrare la ricorrenza con il fasto e la partecipazione di una volta, quest'anno invece le solenni celebrazioni sono tornate a tenersi nella Chiesa tutta ristrutturata e restaurata della parrocchia Santa Maria delle Grazie. Costruito intorno al seicento, il tempio di culto rappresenta un patrimonio storico di inestimabile valore artistico e religioso.

Ma soprattutto è un punto di riferimento per la comunità di Piano Tremestieri dove la stessa è sorta. Gli abitanti di questa piccola frazione, distante dal paese qualche chilometro, hanno dovuto fare a meno per tutti questi anni della propria Chiesa. Ma la comunità parrocchiale non si è mai lasciata scoraggiare dalle lentezze burocratiche ed ha sostenuto con tenacia, l'istanza inoltrata agli enti competenti per la ristrutturazione, seguendo con costanza l'iter burocratico e poi i lavori dal 1990 fino ad oggi. Così con grande fede, forza ed amore gli abitanti della frazione guidati dal loro parroco don Antonio Torrisi hanno trovato dei validi interlocutori nell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Guido Costa che hanno contribuito con quasi 500 milioni interamente versati dalle casse comunali a finanziare i lavori che hanno riportato la Chiesa agli antichi splendori di una volta. Il sindaco Guido Costa ha raccontato le tappe salienti dei lavori di ristrutturazione e restauro. "Il progetto di ristrutturazione è stato eseguito dall'architetto Anna Adamo e dal coordinatore geometra Mario Spitaleri - ha detto -. Il 4 Aprile 1998 la gara d'appalto è stata vinta da una ditta di Acireale che ha lavorato con professionalità, serietà e puntualità. Il 5 luglio del 1999 la stessa ha ultimato i lavori. Successivamente è stato redatto, sempre con fondi comunali, un nuovo progetto di restauro delle pitture murali, diretto dagli stessi professionisti che hanno curato il primo". "E Grazie all'intervento della Provincia regionale di Catania - ha ribadito il primo cittadino - sono state restaurate le due tele del seicento che raffigurano Maria SS. delle Grazie e San Rocco, preziosi gioielli di inestimabile valore, che arricchiscono con la loro bellezza gli interni della Chiesa dedicata alla Madonna".

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