ANNUARIO 2002
ENNA

La prima Ato in Sicilia

L'Artigianato ennese

Il presidente della Provincia, Galvagno, ha invitato, con una lettera, i 3.300 artigiani che operano nel territorio a compilare un questionario sulla loro attività. L'iniziativa, d'intesa con le organizzazioni di categoria (CNA, Confartigianato, CASA e CLAAI), nell'ambito del progetto "conoscenza dell'artigianato ennese", mira a comprendere, attraverso un'indagine, quali siano le caratteristiche, le reali dimensioni e le potenzialità del comparto, con particolare riferimento ai punti di forza e di debolezza, al mercato di sbocco e all'acquisto delle materie prime. Il questionario, messo a punto dalla Segreteria Unitaria delle organizzazioni, contiene tutti i dati utili e necessari per effettuare un monitoraggio quanto più possibile veritiero del settore. In questo modo, spiega Galvagno "si potranno attivare e rendere più specifici e mirati gli interventi da parte delle associazioni e delle istituzioni, attraverso concreti e razionali progetti di sviluppo e di crescita del settore." Il metodo d'indagine avviene attraverso addetti al servizio che, opportunamente informati e debitamente muniti di tesserino di riconoscimento timbrato da questo Ente, prenderanno contatti con gli artigiani e i titolari delle piccole e medie imprese di produzione che lavorano in questo territorio. Per rispettare la privacy degli intervistati, così come vuole la legge 675 del '96, i dati acquisiti saranno utilizzati esclusivamente per le finalità previste nel progetto, elaborato dalla segreteria unitaria delle associazioni, approvato e cofinanziato da questo Ente. Il presidente Galvagno, con l'assessore alle attività produttive Nicola Gagliardi, lancia un appello agli artigiani "Mi auguro che tutti rispondano alla nostra richiesta utile e necessaria per potere fotografare una realtà produttiva a cui deve andare il pieno sostegno di Enti e associazioni". Una volta raccolto il materiale, sarà a cura dei promotori del questionario rendere noti i dati e promuovere incontri ed iniziative proficue per il comparto.

La Provincia regionale di Enna detiene il primato per la costituzione dell'ambito territoriale ottimale. L'Ato è una realtà. Con un atto ufficiale, l'organismo che affida la gestione delle risorse idriche alle Province regionali siciliane e che ha visto, nel territorio ennese, l'adesione di tutti e 20 Comuni. La riforma del settore idrico integrato è partita nel gennaio del '94 con la legge Galli che prevede la completa industrializzazione del settore. Alle Regioni spetta il compito di definire degli ambiti territoriali ottimali (Ato) e ai Comuni, riuniti in Ato, il compito di affidare il servizio idrico integrato a privati che gestiranno il servizio che abbraccia tutto il ciclo dell'acqua, dalla captazione di sorgenti e falde fino alla depurazione e allo smaltimento dei rifiuti. L'Unione Europea per la Sicilia ha stanziato il 70 per cento dei finanziamenti destinati al ciclo integrato delle acque. Sono 9 gli Ato in tutta la Sicilia, di cui uno ricade ad Enna che comprende il maggior numero dei Comuni appartenenti alla stessa Ato.

Uno scorcio del lago Ancipa (EN)
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