ANNUARIO 2002
ENNA

Il cuore di Enna

Tutto il territorio della provincia ennese accoglie moltissime ricchezze storiche, culturali, archeologiche di elevatissima qualità ed interesse: l'area archeologica di Morgantina (nella foto al centro), il Parco minerario di Floristella, rinomato oltre che per i resti di archeologia industriale, per le sorgenti sulfuree e per particolari fenomeni idrogeologici noti come "maccalube" o "vulcanelli"; le riserve naturali di Monte Capodarso, del Lago di Pergusa, di Monte Altesina e di Rossomanno-Grottascura-Bellia. Grazie al progetto "Rocca di Cerere", che ha già coinvolto otto Comuni (Enna, Aidone, Piazza Armerina (nella foto sopra), Valguarnera, Villarosa, Leonforte, Assoro, Nissoria), una vasta area del territorio ennese diventerà Geoparco e entrerà a far parte del network europeo, concorrendo quindi ai finanziamenti comunitari del "Leader plus": fondi che serviranno per promuovere una vasta area ricca di siti archeologici, di riserve naturali e di parchi minerari, attraverso una politica di sviluppo sostenibile ed il coinvolgimento di privati ed istituzioni.

Il Parco Minerario di Floristella - Grottacalda si trova sulla strada che costeggia Pergusa, a pochi chilometri da Enna, in una vallata immersa tra eucaliptus e pini. Il parco minerario si estende per circa quattrocento ettari, fa ormai parte del circuito europeo dei Geoparchi ed è destinato a diventare uno dei più grandi d'Europa. Istituito nel 1991, ad esso è legato il recupero e la salvaguardia di una memoria storica: quella dell'attività estrattiva e produttiva dello zolfo, un minerale che per quasi due secoli, dalla fine del XVIII sec. fino al 1980, ha rappresentato il sogno del miracolo industriale nella Sicilia centro-orientale. I segni della Sicilia dello zolfo, quello che era chiamato "l'oro giallo dei poveri", sono tutti percepibili e facilmente leggibili in questo grande parco all'aperto che comprende le miniere dismesse di Grottacalda, Floristella e Gallizzi. Il complesso di Floristella fa perno intorno a Palazzo Pennisi, un vero e proprio capolavoro di architettura patrizia ottocentesca. Il cuore romano palpita invece tra Piazza Armerina e Villa del Casale (nella foto sotto).

Entrambi i luoghi meritano una visita prolungata per le ricchezze archeologiche e naturali che custodiscono. Piazza Armerina si estende attorno a piazza Garibaldi: qui si possono ammirare il Duomo (XVII sec.) il cui interno è decorato da interessanti stucchi del periodo barocco e ospita una bella croce di legno del '400; la chiesa di S. Rocco che fa mostra di un bel portale anch'esso barocco; il castello aragonese da cui è possibile ammirare uno splendido panorama sulla valle intorno. Non lontano da Piazza Armerina si trova una delle più rappresentative testimonianze della cultura romana in Sicilia: la Villa del Casale, una splendida dimora rurale giunta fino a noi, praticamente intatta. Edificata tra il III ed il IV sec. d.C., la Villa presenta magnifiche decorazioni musive in tutti i pavimenti dei quaranta ambienti di cui si compone. L'interno della costruzione si visita attraverso un percorso obbligato, segnato da numerose passerelle aeree; superato il cortile d'ingresso si accede ad un atrio a pianta poligonale, con una fontana centrale e da qui ci si immette nel grande salone detto "del Circo" per le scene di gare proprie del Circo Massimo di Roma. Le scene rappresentate in quasi tutti gli ambienti della Villa del Casale riproducono la caccia grossa con gli animali dei safari africani, le donne al bagno e le ragazze in bikini conosciute in tutto il mondo. Nelle stanze termali propriamente dette si distinguono infine il frigidarium, il tepidarium ed il calidarium, con i resti dei sistemi di riscaldamento. Ammirando questo spettacolare ciclo di mosaici e l'estensione degli ambienti di questa villa si comprende il lusso raffinatissimo nel quale vivevano immerse le classi più agiate nel periodo romano tardo imperiale. La Villa del Casale è certamente un polo di eccellenza del territorio di Enna ed una meta turistica di carattere internazionale.

Fonte: Sicily4you.it
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