Il sogno americano
|
Anche la provincia di
Siracusa, grazie al Comune di Melilli, si mette alla pari con i tempi. "Il
sogno americano", almeno quello dei Superstores, dei Mall è già
iniziato a Melilli. Si è iniziato con la realizzazione del Centro commerciale
"Emmezeta", in località Bondifè, ma altri Centri commercciali
stanno sorgendo nell'area di Città Giardino, frazione del Comune di Melilli,
che si trova a qualche chilometro di Siracusa. Qui, infatti, sta sorgendo un polo
commerciale di vaste dimensioni. Già nel luogo si trova il "Club degli
Amici", l'"Acquapark" ed il "Bowling" e, nel prossimo
futuro, sorgerà in un'area di 35 mila metri quadrati, il "Mi.No.Ter."
dell'imprenditore sardo Gualtiero Cualbu.
Il Complesso commerciale sarà formato da 50 negozi, tutti da affittare.
Inoltre, è prevista la realizzazione di una struttura cinematografica con
nove sale, una novità assoluta per la Sicilia. Sempre nella stessa area
di Città Giardino, verranno realizzati 80 negozi, definiti di "lusso",
e la maggior parte saranno gestiti dalle grandi firme di moda: Gucci, Armani,
Prada, Versace, Pollini. E non finisce qui. Infatti, nella stessa località
verrà realizzato il "Carrefour", ipermercato dalla catena francese,
che si occupa della vendita all'ingrosso. Se poi verrà realizzata anche
la costruzione di un "parco fiera", collegato a quello "navale"
di Genova, ci si troverà di fronte a qualcosa di veramente colossale, almeno
per la provincia di Siracusa. E tutto questo grazie al lavoro degli ammnistratori
comunali di Melilli. |
|
Quando si tentò di recuperare quella cassa, essa divenne
talmente pesante che nessuno riuscì a sollevarla. Fu chiamato anche l'allora
arcivescovo di Siracusa, ma nemmeno lui riuscì a smuoverla. La fama di
quell'avvenimento, per certi versi assai strano, arrivò a Melilli e così
si mossero anche il popolo ed il clero melillese, che cercarono di rimuovere la
cassa. Con grande meraviglia, era il primo maggio del 1414, la cassa divenne così
leggera che fu possibile trasportarla nel centro ibleo, solo che all'entrata del
paese divenne nuovamente pesante. Fu come se San Sebastiano volesse fermarsi in
quel punto ed essere lì venerato dai fedeli. E da quell'anno la gente cominciò
a gridare: "Primu Diu è Samastianu". E proprio a questo grido
è legato un aneddoto che riguarda il re d'Italia Vittorio Emanuele III.
Correva l'anno 1935 ed il re d'Italia il 4 maggio di quell'anno si trovava in
visita a Siracusa. Il programma prevedeva una gita alla necropoli di Pantalica.
 |
Il centro commerciale
|
Quando il corteo reale, di buon mattino, partì alla
volta di Pantalica, lungo la strada incontrò i "nuri" di Siracusa,
che si recavano a Melilli. Si dice che Vittorio Emanuele, vedendo qualla gente
vestita in quel modo curioso, tutta di bianco con un nastro rosso a tracolla e
che gridava, per lui, parole incomprensibili, ebbe il timore che si trovasse al
centro di una contestazione. A spiegare tutto e a rassicurare il re fu l'accompagnatore
ufficiale.
|