LO SVILUPPO ECONOMICO
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L'economia di Melilli,
fin dalla metà del secolo scorso, è stata caratterizzata dalla presenza
del polo industriale che ha determinato una profonda trasformazione nelle dinamiche
socio-economiche della realtà locale. Lo sviluppo dei settori della petrolchimica,
della metalmeccanica, del cemento e dei derivati ha rappresentato un fenomeno
economico di notevole rilievo, ma nel frattempo ha soppiantato del tutto la tradizionale
vocazione agricola del territorio. Negli ultimi anni si è verificata la
crisi delle industrie della Chimica di base, che ha colpito in maniera rilevante
l'economia dell'area industriale, e quindi di Melilli. Di qui la necessità
di provvedere a forme alternative di produzione industriale, creando le condizioni
più favorevoli per nuovi insediamenti industriali di piccola e media impresa.
Il sindaco Pippo Sorbello, dallo scorso mese di maggio regge le sorti amministrative
del Comune di Melilli, e cerca di mantenere fede a quei principi che ha annunciato
all'indomani del suo insediamento. "Penso - dice Sorbello - che ognuno, in
base al proprio ruolo, deve contribuire al benessere del paese ed io, da parte
mia, senza alcuna pretesa di protagonismo, cercherò di esercitare il mio
mandato nella continuità amministrativa del mio predecessore, Remo Ternullo,
e nel migliore dei modi, affrontando e risolvendo i problemi più seri del
territorio che sono chiamato ad amministrare". Intanto, il sindaco e la sua
Amministrazione daranno un grande impulso ai lavori pubblici e a quelli privati,
considerato che ancora il centro ibleo è interessato a quella ricostruzione
del post sisma del 1990. Il sindaco Sorbello farà di tutto per valorizzare
la zona Asi "Bondifè", realizzando quelle infrastrutture che
dovranno permettere un insediamento della piccola e media industria.
"Il mio programma amministrativo - dice sempre Sorbello - è quello
di favorire gli investimenti industriali in questa zona e, a tal proposito, già
è allo studio un progetto che prevede una riduzione dei tributi a tutte
le aziende che sceglieranno il nostro territorio per svolgere la loro attività.
Inoltre occorre definire il futuro della zona industriale e sapere se ancora possiamo
contare su un suo sviluppo, oppure dobbiamo rassegnarsi a vederla, giorno dopo
giorno, deperire fino alla totale dismissione". Nella casse comunali di Melilli,
intanto, arriveranno circa 5 milioni di euro da parte dell'assessorato regionale
all'Industria che li ha destinati al Comune ibleo in quanto sede di raffinazione
e stoccaggio di prodotti petroliferi e che dovranno servire per bonificare diversi
siti dal degrado ambientale, dovuto a 50 anni di industrializzazione selvaggia.
I relativi progetti, già sono stati presentati all'assessorato regionale
e tra questi c'è un Piano per migliorare il sistema di rilevamento degli
inquinanti industriali, mentre un altro progetto prevede la realizzazione di una
ampia zona boschiva ad alto potere fotosintetico in modo di assorbire la grande
quantità di anidride carbonica che previene dalle emissioni gassose delle
industrie, e riconvertirla in ossigeno. A parte questi finanziamenti regionali,
Melilli è sempre in attesa che parta il Piano di risanamento ambientale,
fermo al palo da dieci anni. Questo Piano, se attuato, da solo basterebbe per
risolvere il problema occupazionale, non solo di Melilli, ma di tutta la provincia
siracusana. "Purtroppo - dice il sindaco di Melilli - questo Piano di risanamento
costituisce il classico esempio, più volte sperimentato sul nostro territorio,
di come un immobilismo, che definire scandaloso è ben poca cosa, tiene
a freno lo sviluppo socio-economico della nostra provincia. Si pensi alle centinaia
di posti di lavoro che si perderanno con la joint-venture tra Agip ed Erg Petroli,
e non si fa nulla per sbloccare questo Piano di risanamento che servirebbe a dare
lavoro a migliaia di persone". Il disappunto del sindaco di Melilli è
più che mai giustificato, in quanto da anni si continua a discutere con
tavole rotonde e vertici tra i più disparati su un Piano che già
è vecchio nei suoi progetti prima ancora di cominciare. |
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Villasmundo, non vuole essere più il paese delle discariche. Per molti
anni, infatti, il territorio di questo centro abitato, frazione del Comune di
Melilli, è stato ritenuto un'immensa discarica, smaltendo in bacini autorizzati,
e non, migliaia di tonnellate di rifiuti tra i più disparati: da quelli
solidi urbani, a quelli industriali, a quelli tossici, nocivi e pericolosi. I
circa tremila abitanti di questo piccolo borgo melillese, però, hanno detto
basta a questo scempio ecologico ed hanno iscenato clamorose proteste per arrestarlo.
Ora, Villasmundo vuole diventare un centro turistico e vuole poter mostrare le
proprie bellezze paesaggistiche ed archeologiche ubicate tra le proprietà
dei Sangiuliano, con la zona del Petraro, dove sorge un villaggio preistorico,
della Timpa Ddieri, e soprattutto con il suo caratteristico fenomeno carsico,
il più grande degli Iblei, e della Sicilia. Nella zona, infatti, si trovano
delle grotte nelle cui profondità scorrono fiumi sotterranei tra stalattiti
e stalagmiti, rendendo unico questo paesaggio "underground".
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Veduta di Piazza Risorgimento
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