ANNUARIO 2002
MELILLI

Rivalutare Villasmundo

LO SVILUPPO ECONOMICO
L'economia di Melilli, fin dalla metà del secolo scorso, è stata caratterizzata dalla presenza del polo industriale che ha determinato una profonda trasformazione nelle dinamiche socio-economiche della realtà locale. Lo sviluppo dei settori della petrolchimica, della metalmeccanica, del cemento e dei derivati ha rappresentato un fenomeno economico di notevole rilievo, ma nel frattempo ha soppiantato del tutto la tradizionale vocazione agricola del territorio. Negli ultimi anni si è verificata la crisi delle industrie della Chimica di base, che ha colpito in maniera rilevante l'economia dell'area industriale, e quindi di Melilli. Di qui la necessità di provvedere a forme alternative di produzione industriale, creando le condizioni più favorevoli per nuovi insediamenti industriali di piccola e media impresa. Il sindaco Pippo Sorbello, dallo scorso mese di maggio regge le sorti amministrative del Comune di Melilli, e cerca di mantenere fede a quei principi che ha annunciato all'indomani del suo insediamento. "Penso - dice Sorbello - che ognuno, in base al proprio ruolo, deve contribuire al benessere del paese ed io, da parte mia, senza alcuna pretesa di protagonismo, cercherò di esercitare il mio mandato nella continuità amministrativa del mio predecessore, Remo Ternullo, e nel migliore dei modi, affrontando e risolvendo i problemi più seri del territorio che sono chiamato ad amministrare". Intanto, il sindaco e la sua Amministrazione daranno un grande impulso ai lavori pubblici e a quelli privati, considerato che ancora il centro ibleo è interessato a quella ricostruzione del post sisma del 1990. Il sindaco Sorbello farà di tutto per valorizzare la zona Asi "Bondifè", realizzando quelle infrastrutture che dovranno permettere un insediamento della piccola e media industria.

"Il mio programma amministrativo - dice sempre Sorbello - è quello di favorire gli investimenti industriali in questa zona e, a tal proposito, già è allo studio un progetto che prevede una riduzione dei tributi a tutte le aziende che sceglieranno il nostro territorio per svolgere la loro attività. Inoltre occorre definire il futuro della zona industriale e sapere se ancora possiamo contare su un suo sviluppo, oppure dobbiamo rassegnarsi a vederla, giorno dopo giorno, deperire fino alla totale dismissione". Nella casse comunali di Melilli, intanto, arriveranno circa 5 milioni di euro da parte dell'assessorato regionale all'Industria che li ha destinati al Comune ibleo in quanto sede di raffinazione e stoccaggio di prodotti petroliferi e che dovranno servire per bonificare diversi siti dal degrado ambientale, dovuto a 50 anni di industrializzazione selvaggia. I relativi progetti, già sono stati presentati all'assessorato regionale e tra questi c'è un Piano per migliorare il sistema di rilevamento degli inquinanti industriali, mentre un altro progetto prevede la realizzazione di una ampia zona boschiva ad alto potere fotosintetico in modo di assorbire la grande quantità di anidride carbonica che previene dalle emissioni gassose delle industrie, e riconvertirla in ossigeno. A parte questi finanziamenti regionali, Melilli è sempre in attesa che parta il Piano di risanamento ambientale, fermo al palo da dieci anni. Questo Piano, se attuato, da solo basterebbe per risolvere il problema occupazionale, non solo di Melilli, ma di tutta la provincia siracusana. "Purtroppo - dice il sindaco di Melilli - questo Piano di risanamento costituisce il classico esempio, più volte sperimentato sul nostro territorio, di come un immobilismo, che definire scandaloso è ben poca cosa, tiene a freno lo sviluppo socio-economico della nostra provincia. Si pensi alle centinaia di posti di lavoro che si perderanno con la joint-venture tra Agip ed Erg Petroli, e non si fa nulla per sbloccare questo Piano di risanamento che servirebbe a dare lavoro a migliaia di persone". Il disappunto del sindaco di Melilli è più che mai giustificato, in quanto da anni si continua a discutere con tavole rotonde e vertici tra i più disparati su un Piano che già è vecchio nei suoi progetti prima ancora di cominciare.

Villasmundo, non vuole essere più il paese delle discariche. Per molti anni, infatti, il territorio di questo centro abitato, frazione del Comune di Melilli, è stato ritenuto un'immensa discarica, smaltendo in bacini autorizzati, e non, migliaia di tonnellate di rifiuti tra i più disparati: da quelli solidi urbani, a quelli industriali, a quelli tossici, nocivi e pericolosi. I circa tremila abitanti di questo piccolo borgo melillese, però, hanno detto basta a questo scempio ecologico ed hanno iscenato clamorose proteste per arrestarlo. Ora, Villasmundo vuole diventare un centro turistico e vuole poter mostrare le proprie bellezze paesaggistiche ed archeologiche ubicate tra le proprietà dei Sangiuliano, con la zona del Petraro, dove sorge un villaggio preistorico, della Timpa Ddieri, e soprattutto con il suo caratteristico fenomeno carsico, il più grande degli Iblei, e della Sicilia. Nella zona, infatti, si trovano delle grotte nelle cui profondità scorrono fiumi sotterranei tra stalattiti e stalagmiti, rendendo unico questo paesaggio "underground".

Veduta di Piazza Risorgimento

 

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